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mercoledì 27 aprile 2011

liberali de 'sto cazzo

Sarebbe curioso, se non fosse tragico, il modo con cui il Berlusca rilancia sul cosiddetto testamento biologico (come cazzo si fa a chiamare testamento una robba su cui non decido io ma Giovanardi?). E già perché riconosce che l'argomento afferisce alla sfera "più intima e privata" e quindi su di essa "non si dovrebbe legiferare"; tuttavia è necessario perché quei cattivoni di giudici comunisti "pretendono in realtà di scavalcare il parlamento e usurparne le funzioni". Quindi - cerco di interpretare il biscione-pensiero - la legge non servirebbe perché è scontato che in uno stato delle banane sia il parlamento a decidere caso per caso sulla possibilità di staccare la spina o meno (ovvero mai) ai pazienti in stato vegetativo fregandosene della volontà della vittima; ma siccome la famiglia del paziente ha la facoltà di farsi un culo così e presentare ricorsi su ricorsi al fine di metterne in atto la volontà e c'è il rischio che dopo una decina d'anni ci riesca, allora serve una legge per impedirlo.


Ok ora vorreste leggere qualcosa di più allegro? Ci pensa il redivivo Buttiglione che con questa sparata sugli omosessuali e sul sistema previdenziale torna ai livelli dei suoi tempi d'oro. Sì lo so qualcuno potrebbe spiegargli che abbiamo un sistema contributivo, ma sarebbe più facile farlo capire al mio criceto.

1 commento:

  1. Post bellissimo. Buttiglione secondo me non esiste, non è verosimile.

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