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mercoledì 23 febbraio 2011

scappare dalla nave che affonda

Dopo i discorsi a cazzo di cane di Frattini sul rispetto della "sovranità popolare" oggi il berlusca se ne esce con un elogio sui giovani libici che stanno cogliendo il "vento della libertà".

Un vecchio comunista diceva che quando una nave affonda scappano, nell'ordine, topi intellettuali e puttane. E Berlusconi non è né un topo né un intellettuale.

lunedì 21 febbraio 2011

la top 10 dei motivi per appoggiare il governo

In tempi di transumanza, la cosa più difficile per i nostri rappresentanti è trovare motivi con cui giustificare repentini cambi di casacca. Anche se la realtà supera la fantasia (articolo del messaggero segnalato da Gilioli) ora pippokennedy proverà a dare una mano ai transfughi o aspiranti tali in questa difficile traversata dando loro alcuni spunti:





  • «l'ala sinistra di palazzo Madama ha le lampadine fulminate»

  • «mia figlia è una capra ma ha due tette così e questo governo può fare molto per il suo futuro»

  • «i miei amici pidiellini del bar mi prendono per il culo per via della mia amicizia con Bocchino»

  • «Berlusconi da giovane una volta aiutò il mio trisnonno ad attraversare la strada»

  • «sono passato al Pdl perché così ho più possibilità di trombarmi la Carfagna»

  • «non capisco le metafore di Di Pietro»

  • «soffro di diarrea e il cesso è più vicino all'ala destra di palazzo Madama»

  • «stare tra i banchi del governo è più divertente»

  • «qualcuno mi costringe a fare quello che faccio, sono inseguito da gente strana e mi mettono la droga nel bicchiere quando vado al bar»

  • «why not





P.S. se qualcuno oltre a mio zio segue questo blog e volesse aiutare un parlamentare in difficoltà può postare la sua idea nei commenti

mercoledì 16 febbraio 2011

Tecniche avanzate di comunicazione con soggetti affetti da berlusconismo (parte1)


PREMESSA


Da molti giudicata attività per perdigiorno e infruttuosa, sperimentazioni pratiche dimostrano che comunicare con bipedi affetti da berlusconismo può dare risultati soprendenti se si osservano alcune semplici regole. Tuttavia ci tengo a spegnere entusiasmi eccessivi: il berlusconiano sottoposto al trattamento nel migliore dei casi riduce drasticamente le sue caratteristiche berlusconiane ma le sue attività cerebrali resteranno gravemente compromesse. In sostanza il risultato è quello di trasformare un coglione berlusconiano in un coglione ordinario.


Agganciate la cavia al bar o in un contesto che favorisce il dialogo e il cazzeggio. La prima regola consiste nel non perdere mai l'autocontrollo e trattenersi dal mandarlo affanculo. Iniziate a parlare di figa per catturare il suo interesse, poi introducete l'argomento bunga bunga e da qui non dev'essere difficile che lui stesso inizi a buttarla in politica. Lasciate fare tutto a lui e limitatevi a rispondere alle sue osservazioni. Le probabilità di riuscita aumentano se la vittima vi reputa persona saggia, equilibrata e politicamente corretta, e ancor di più se gli state sul cazzo. Ora vediamo nello specifico come comportarsi difronte alle sue esternazioni...


casi d'uso


insulti razzisti ecc. Rimedio: assumere il suo punto di vista


Prendiamo ad esempio un must del berlusconiano tipo: «meglio sex-addicted che frocio» o «meglio le troie che i trans». Evitate risposte ovvie tipo «Marrazzo si è dimesso» oppure «che ti frega se Vendola è gay, basta che amministri bene»; lo scopo non è farlo ragionare: egli non ne è in grado. Dovrete essere brutali e fare appello a tutta la cattiveria che avete in corpo, aderendo al punto di vista del berlusconiano ma portandolo alle estreme disgustose conseguenze; ad esempio qualcosa del tipo «e allora voi che avevate un deputato spastico?». La vittima resterà atterrita dalla vostra sconvolgente malignità e si esprimerà a monosillabi per qualche minuto.


sfottò stupido. Rimedio: buttarla sulle dimensioni del pene (necessario pene grande)


Applicare questa regola in tutti i casi in cui il berlusconiano critichi una serie di caratteristiche comportamentali vostre (o di «voi comunisti» anche se comunisti non siete). Si tratta dei classici stereotipi come quello del comunista con vestiti firmati, o che fa il weekend in montagna, o che coltiva qualsiasi hobby che non sia il volontariato, o che non dà tutti i risparmi in beneficenza. Inutile ovviamente spiegargli che essere antiberlusconiano non significa essere comunista, così come è inutile dirgli che comunque nessun comunista ha mai sottoscritto di donare i suoi beni in beneficenza. Quindi, quando vi spiegherà che siete ipocrtiti perché vi definite antiberlusconiani ma il vostro orologio da polso vale più di 15€ lasciate perdere il buon senso e sfottetelo voi in maniera del tutto gratuita del tipo «tu pensa pure al mio orologio ma io mi sbatto tua moglie», e da qui «purtroppo non scopi bene quanto me», e infine «voi berlusconiani ce l'avete piccolo». Ovviamente lui obietterà, al che munitevi di centimetro e misurate il vostro arnese e invitate lui a fare altrettanto. Un po' imbarazzato cercherà scuse, o avanzzerà sospetti sulla bontà della misurazione; siate disponibili a far scegliere a lui la modalità di misurazione e quando la realtà delle dimensioni sarà inappellabile piomberà in uno stato di sconforto catatonico. Pagategli da bere o una troia.


Se non avete un pene grande, con alcuni soggetti particolarmente idioti funzionano anche sfide del tipo «gioco a calcetto meglio di te» o «la mia macchina va più forte della tua» ai quali ovviamente dovrete far seguire una dimostrazione pratica.


...to be continued

lunedì 14 febbraio 2011

il giocattolo rotto

Dopo una sequenza impressionante di coraggiose inchieste come quella sulla Boccassini che flirtava con un giornalista di sinistra 30 anni fa, o su Bersani che si faceva fare un pompino dalla compagna di liceo, o sulla De Gregorio che trombava a smorzacannella (quando sappiamo tutti che l'unica posizione approvata dalla Cei è quella del missionario), il Giornale dà definitivamente il colpo di grazia a questi puritani che sotto sotto una bottarella a Ruby gliela darebbero anche loro con questa chicca degna della Politkovskaja.


(ora con tono più serio) Il fatto che nei commenti gli stessi lettori del giornale inizino a chiedersi cose del tipo «ma forse dopotutto andare con una zoccola minorenne è più immorale che girare nudo in una spiagga naturista» oppure «bé allora? in fin dei conti meglio un culattone che un pervertito» è sintomatico del fatto che anche un cerebroleso, se lo inondi della stessa stronzata per qualche mese finirà per guardarla addentro e dedurre che si tratti effettivamente di una stronzata.

martedì 8 febbraio 2011

"I giapponesi di Arcore" di Vittorio Zucconi

Segnalo questo intervento di Zucconi sul suo blog, che sostiene in poche parole che l'elettore del biscione continua a difendere le marachelle del pervertito di Arcore aldilà di ogni buon senso non tanto per interesse personale o ammirazione per il personaggio, ma per difendere la propria dignità dall'ammettere di essersi fatto infinocchiare da un venditore di pentole dal 1994.

Una tesi interessante che inquadra secondo me una buona parte dell'elettorato berlusconiano, la parte più "sincera" se vogliamo, che non appartiene a quelle categorie che hanno ricevuto vantaggi dai vari scudi fiscali, deroghe, condoni o depenalizzazioni.

lunedì 7 febbraio 2011

alcune considerazioni dopo Inter - Roma 5-3


  • Etò è una bestia senza paragoni


  • Burdisso farà anche qualche goals di testa ma fa molte più cazzate che goal

  • aveva ragione Mou quando diceva che Ranieri manca di mentalità vincente. Una squadra che tira fuori le palle sul 4-1 è l'emblema dell'inutilità


  • Moratti avrebbe fatto meglio a prendere Pazzini ad inizio campionato. Ora chi metteremo a fianco di Etò contro il Bayern?


  • Etò è una bestia senza paragoni (mi preme sottolinearlo)

  • le tette della tipa qui sotto sono ancora più senza paragoni di Etò