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martedì 16 novembre 2010

anticopri alle cazzate


Leggo con un po' di ritardo che il Sig. Roberto Calderoli (di cui ho casualmente pubblicato una foto anche nel post precedente) ha avuto una opportunissima e politically-correct esternazione (copio incollo dal corriere):


Nonostante le capacità dell'ottimo Fernando Alonso [...] la Ferrari è riuscita a perdere un Mondiale di fatto già vinto grazie alla demenziale strategia operata dai box. E visto che a perdere questo titolo Mondiale sono stati gli strateghi ai box e non certo l'ammirevole Alonso, chi è responsabile di questa disfatta deve andarsene e quindi ci si aspettiamo le dimissioni di Luca Cordero di Montezemolo, il quale, al posto di fare il grillo parlante della politica senza beccarne mai una, dovrebbe invece cercare di imparare dagli altri come si fa a gestire una vittoria nel Mondiale. Ma nel frattempo Montezemolo, che ci ha fatto vergognare di essere tifosi della Ferrari, se ne vada subito da Maranello [...]


Montezemolo non mi è neanche particolarmente simpatico, tuttavia IO posso sparlare della Ferrari e lamentarmi dell'assenza di materia grigia nei box, ma tu Robertino no, non puoi, sei un politico (tuo malgrado), ricordatene cazzo!


Il prezzo che il politico paga nel diventare politico è non dovrebbe parlare e dare pubblicamente giudizi su cose con cui non dovrebbe aver nulla a che fare, come imprese private (in questo caso), programmi tv, sentenze della magistratura e così via. Mentre invece tutti possono pubblicamente parlare di politica o di un politico, dato che siamo in democrazia e - purtroppo - ci dovreste rappresentare.


Ve lo immaginate Obama che dice «l'Iphone mi fa schifo, Steve dovrebbe dimetters»? Ecco, il giorno dopo sarebbe lui a dimettersi, oltre a predersi una denuncia per insider-trading.


Sì lo so, probabilmente mi direte «vabbè si capisce.. Calderoli ha detto così perché Montezemolo è amico di Fini e quindi gli sta sulle balle». Certo, ovvio.. ma non DOVREBBE succedere, non dovrebbe succedere che chiunque senta una cosa simile non si chieda «ma che cavolo dice quel pazzoide»? Il problema è che siamo complici delle loro cazzate («bhé? ha fatto bene a dirlo no? secondo me ha ragione... e poi perché un MINISTRO non dovrebbe dare la sua opinione su UN'AZIENDA PRIVATA QUOTATA IN BORSA?»), o nel meno grave dei casi assuefatti.

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