Pagine

lunedì 17 gennaio 2011

esclusiva di "Pirla's corner". Pippokennedy a tu per tu con Berlusconi


Spacciandomi per una minorenne senza fissa dimora sono riuscito a superare le linee nemiche e una volta trovatomi davanti il Berlusca l'ho obbligato a concedermi l'intervista che segue.


Pippo Kennedy: «Allora, tutti gli italiani si stanno chiedendo se questo sia il KO definitivo per lei...»


Berlusconi: «Ah ah vi piacerebbe...»


P.K.: «Ok però la situazione non è delle migliori. Cosa farà un decreto salva puttanieri last-minute?»


B.: «... oppure un volo last-minute per Antigua.»


P.K.: «Non le mancherà l'Italia, i giudici comunisti di cui lamentarsi? Fede che le lecca il culo? Canale 5 e le sue veline? Gattuso Lele Mora e Apicella?»


B.: «Di fatto resterò in Italia. Mi comprerò quel che resta dell'isola e Antigua diventerà una provincia italiana con ampie autonomie giudiziarie e trasferirò tutta la baracca compreso Fede e Canale 5 sull'oceano atlantico. Non cambierà nulla rispetto ad ora, io sarò sempre con voi ma voi non potrete mettermi alle sbarre.»


P.K.: «Continuerà ad essere il nostro presidente del consiglio da laggiù?»


B.: «Quando serve sarò in parlamento via teleconferenza; e tra l'altro mi è sempre stato sul cazzo alzarmi presto e salutare le mie troie per andare in parlamento.»


P.K.: «Senti ma questa Ruby - ormai puoi dircelo - scopa bene o no?»


B.: «Scopa bene quanto costa


P.K.: «Vede io non la capisco... io che sono un inguaribile romantico, al suo posto, invece che serate del bunga bunga con decine di ragazze mi sarei accontentato di passare la notte con due sole troie di fiducia nel letto.»


B.: «Ci provi lei a passare un pomeriggio con Bertone e l'altro con Bossi... poi mi dirà di quante troie ha bisogno per ritrovare il suo equilibrio.»


P.K.: «Un ultima domanda. Perché le piace proprio fare il presidente del consiglio? Con tutti i suoi soldi avrebbe potuto fare qualunque cosa. Non poteva corrompere qualcuno e fare l'astronauta o vendere aspirapolveri a casalinghe annoiate?»


B.: «Perché in fondo amo l'Italia. Per redimervi, per farvi capire che siete un popolo di coglioni. Come altro dovrebbe sentirsi qualcuno che elegge uno sbruffone che poi si rileva un corruttore bugiardo puttaniere liberticida? Dovrebbe sentirsi un coglione no? Invece niente, anche difronte all'evidenza ripetete le solite cazzate dei giudici comunisti che dico io. Non mi meritate; vi trovate ancora in una fase di coglionaggine troppo acuta.»


P.K.: «Esatto grazie per aver tentativo ma non siamo pronti. Ora se ne vada affanculo»

Nessun commento:

Posta un commento