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sabato 23 luglio 2011

sulle contaminazioni religiose e la difesa della propria identità

Ieri in molti, non sapendo che cazzo dire sulla strage a Oslo, hanno ripreso ad intonare la solita filastrocca orianofallacciana che è colpa dei luoghi di culto per gli immigrati, dell'accoglienza, di Pisapia, e delle irregolarità mestruali di Concita De Gregorio.

Ebbene, considerando ciò che è venuto alla luce oggi, mi viene da dire: «merda! avevate ragione!». La colpa è proprio della tolleranza religiosa, nel lasciare che la propria cultura autoctona venga contaminata dagli immigrati fino ad annullare il puro spirito vichingo.

Ecco cosa succede a mischiare il culto di Thor e Odino con le credenze di quei cristiani fondamentalisti di immigrati romani: dopo un po' la religione nazionale scompare e le croci sostituiscono le budella di porco che gli stregoni usavano per le loro divinazioni; neanche il tempo di accorgertene e tutti si lasciano plagiare dal nuovo credo dimenticando la propria cultura, che neanche i morti viventi si moltiplicano così in fretta cazzo.

Quindi, mi rivolgo agli aborigeni, alle tribù del centroafrica e agli indiani nativi: non lasciatevi fottere anche voi come hanno fatto i norvegesi un millennio e mezzo fa!

1 commento:

  1. Vedila come vuoi, ma se Thor esistesse davvero, avrebbe fermato la mano di quel pazzo.



    Teoria del resto applicabile all'intera storia cristiana.

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